A partire dall'entrata in vigore del GDPR (General Data Protection Regulation) il 25 maggio 2018, le aziende devono ottemperare a tutte le norme che il Regolamento Europeo sulla Privacy prevede in materia del trattamento dei dati personali e della sicurezza.
Secondo il Regolamento, il titolare ed il responsabile dei dati devono attuare una serie di “misure tecniche ed organizzative” al fine di garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio.
Il registro dei visitatori rientra nei punti da osservare in modo scrupoloso? Assolutamente sì.
Il controllo elettronico degli accessi in sede costituisce innanzitutto una prima misura efficace di contrasto alle minacce alla sicurezza, proteggendo da eventuali ingressi non autorizzati. In caso, inoltre, di incidenti e verifiche delle Autorità preposte è necessario dimostrare di aver praticato tutti gli accorgimenti organizzativi richiesti dalla norma.
Ma non solo. In base alla normativa sulla sicurezza aziendale, in qualsiasi momento si deve essere in grado di sapere quanti visitatori sono presenti nell’edificio, chi, e potenzialmente localizzarli in caso di emergenza (d. lgs. 81/2008).
La gestione “tradizionale” dei visitatori in sede, con annotazione degli ingressi e dei dati su registri cartacei o su pc, rispetta le procedure previste dal GDPR? No e le realtà che ancora si affidano a tali metodi possono incorrere in severe sanzioni.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea si fonda sostanzialmente su tre punti fondamentali:
L'abbandono dei classici metodi per la registrazione degli ingressi a favore di sistemi elettronici e tecnologici, pertanto, non è solo una scelta dell'azienda. L'utilizzo di soluzioni hi-tech, infatti, è l'unica modalità con cui l'impresa può tutelare, in modo facile e smart, privacy e sicurezza dei propri visitatori, osservando la normativa del GDPR ed evitando di incorrere in sicure problematiche e sanzioni.
La prima impressione che un ospite riceve entrando in azienda non riguarda solo l’arredamento o la cortesia del personale, ma anche la rapidità e la professionalità con cui viene accolto. In questo contesto, il preaccredito visitatori diventa un elemento strategico
Il rientro dalle ferie è sempre un momento delicato per le aziende: personale che rientra a scaglioni, fornitori che riprendono le attività, clienti e partner che tornano a far visita. La reception aziendale diventa così il primo punto di contatto e, se non organizzata, può trasformarsi in un collo di bottiglia.
Ogni azienda che accoglie clienti, fornitori, partner o collaboratori esterni si trova davanti a una doppia sfida: offrire un’esperienza di benvenuto fluida e professionale, rispettando al tempo stesso i vincoli del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).